Il temporale ( Fonte Wikipedia )

In meteorologia il temporale è un fenomeno atmosferico accompagnato spesso da fulminivento e precipitazioni, frequentemente sotto forma di rovescio. Spesso il fenomeno si verifica in condizioni di marcata instabilità atmosferica.
Si tratta del fenomeno atmosferico più violento in termini energetici cui possiamo assistere con una certa frequenza alle medie latitudini.

Il temporale è uno dei fenomeni atmosferici estremi della natura: fin dal passato era temuto e venerato. Gli antichi spesso creavano divinità per i fenomeni della natura: tra questi non poteva mancare la figura del dio temporale. L'esempio più famoso è forse quello di Giove che aveva il potere di scagliar fulmini, ma anche nella civiltà egizia gli dei collegati ad eventi atmosferici non mancano.
In epoca moderna, grazie ai progressi della conoscenza scientifica, si è scoperto che il temporale non è che una nube plumbea associata generalmente a precipitazioni a prevalente carattere di rovescio e/o vento. Nonostante ciò il suo fascino è rimasto lo stesso e non di rado alcuni appassionati si recano nelle vicinanze dei temporali (generalmente quelli più intensi) per osservarli e studiarli. Tale attività – nata negli Stati Uniti d'America a partire dalla metà del XX secolo – è denominata storm chasing. Anche grazie ad essa è stato possibile comprendere a fondo i meccanismi che producono e mantengono in vita i temporali, come e perché alcuni di essi hanno una maggiore potenza distruttrice, ecc.

Struttura del temporale[modifica | modifica wikitesto]

Il temporale è l'insieme dell'enorme nuvola che lo sovrasta, il cumulonembo, e dei fenomeni ad esso associati. Il cumulonembo è una nube a sviluppo verticale che si forma per il sollevamento di grandi masse d'aria calde (causato da diversi fattori) e umide in atmosfera instabile. Con il sollevamento l'aria infatti si raffredda adiabaticamente e il vapore acqueo in essa contenuto, raggiunta la saturazionecondensa iniziando a sviluppare la nube.
All'interno della nube sono presenti correnti convettive ascensionali molto violente e forte turbolenza e le gocce d'acqua facilmente si uniscono per coalescenzaoriginando, al superamento per gravità della forza ascensionale, pioggia o anche grandine se vengono trascinate a lungo all'interno della nube da tali correnti.
Al di sotto del cumulonembo si formano in genere forti ascendenze al centro e forti discendenze ai lati, provocando al perimetro del cumulonembo un forte vento che solleva visibilmente la polvere e precede la pioggia. Nel momento in cui inizia a piovere il moto si inverte ovvero si hanno discendenze al centro e ascendenze ai margini.
In cima al cumulonembo, quand'esso ha raggiunto la fase di maturità o pieno sviluppo, si trova una caratteristica incudine, che può anche raggiungere i 10 000 m di quota e oltre. Tale incudine si forma laddove l'aria in ascesa incontra la tropopausa, e la sua caratteristica forma è dovuta alla costanza dell'andamento termico che caratterizza la tropopausa che inibisce l'ulteriore ascesa della massa d'aria instabile all'origine della genesi del cumulonembo. A tali quote la nube è composta da cristalli di ghiaccio e appare sformata.
Va inoltre ricordato che se nella formazione di cumulinembo vi è moltissimo vento sia correnti calde o fredde il temporale scarica solamente il suo potenziale elettrico, ma non lascia cadere la pioggia a causa del vento appunto che sposta velocemente le nuvole. Difficilmente può accadere il contrario.
Il temporale risulta quindi composto da:
  • cumulo vero e proprio associato a fenomeni;
  • incudine di cirri;
  • eventuali 'mammatus' visibili alla base dell'incudine;

Struttura a cellule[modifica | modifica wikitesto]

Un temporale è alimentato in genere da più cellule convettive (temporale multicellulare- durata media 1 ora- 3 celle circa). Possono anche esserci temporali con una sola cella (monocellulari) o una sola grande cella in rotazione (supercella). Questi ultimi sono i più pericolosi e possono portare alla formazione di tornado. Questa struttura fa sì che, nei temporali multicellulari, la zona più attiva della nube sia in continuo spostamento e quindi l'intensità delle precipitazioni vari a intervalli irregolari. Ciò permette infine anche una maggiore durata della nube.

Fenomeni secondari osservabili[modifica | modifica wikitesto]

Nubi temporalesche nei pressi di Neumarkt am Wallersee, Austria.
Temporale in arrivo nella bassa mantovana a Ponteterra (Sabbioneta).
Prima e durante un temporale è possibile osservare i seguenti fenomeni che a volte possono anticipare la comparsa stessa del fenomeno temporalesco:
  • Aumento dell'umidità nell'aria con la seguente brusca diminuzione della pressione atmosferica.
  • Formazione di un vento freddo, più o meno intenso, al suolo.
  • Come conseguenza del punto precedente può avvenire una diminuzione, più o meno intensa, della temperatura al suolo.
  • Comparsa di fulmini (a volte solo tuoni) rilevabili con una radio AM (abbastanza sensibile) sotto forma di interferenze facilmente riconoscibili.
  • calo più o meno vistoso della luminosità dell'atmosfera

Formazione dei temporali[modifica | modifica wikitesto]

  • Temporali frontali: quando in una perturbazione è presente il fronte freddo, non è difficile che compaiano cumulonembi. L'aria fredda infatti si incunea sotto quella calda, la solleva in maniera rapida e contribuisce a destabilizzare la situazione. La pressione intanto cala e il vento rinforza. Nel cielo, le nubi cumuliformi si ingrossano sempre di più fino a che scoppia il temporale. Questo tipo di cumulonembi si può formare a qualsiasi ora del giorno e della notte.
  • Temporali convettivi: si formano per la risalita di aria calda dal suolo (riscaldato dal sole) verso il cielo. Se questa è abbastanza umida, e se l'aria è abbastanza instabile, la corrente convettiva può formare una nuvola. Se inoltre l'atmosfera è instabile allora è probabile che il cumulo si ingrossi a sufficienza per dare origine a fenomeni. Questo tipo di temporali avviene soprattutto quando aria fresca corre su un terreno più caldo (gocce fredde in quota) oppure in caso di forte riscaldamento dal basso ad esempio d'estate (temporale di calore).
  • Temporali orografici: l'aria che risale un pendio di montagna, se abbastanza umida, può generare delle nubi anche temporalesche con conseguenze simili alle precedenti.

Fasi del fenomeno[modifica | modifica wikitesto]

  • Sviluppo: quando il sole riscalda il suolo, provoca delle risalite di aria calda, se in quota è presente dell'aria fredda e secca ed instabile avvengono le condizioni per la nascita di un cumulo di grandissime dimensioni, in cui l'aria calda in risalita (up thrust) prevale su quella fredda in discesa (down thrust).
  • Maturità: il cumulo diventa cumulonembo perché ha raggiunto dell'aria stabile quindi non può più salire ma si espande orizzontalmente (incudine). Coesistono in quota cristalli di ghiaccio e gocce di acqua. Vi sono due correnti ben distinte, una fredda e una calda.
  • Dissipazione: l'aria fredda, accompagnata dalle precipitazioni, discendente, prevale sulla calda. Il temporale si scarica e perde vigore, successivamente il temporale sparisce e al suo posto rimangono dei cumuli, degli altocumuli, dei cirri.

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